H. VERONA - CHIEVO 3-2

Verona, 18 Novembre 2001

La sera del 18 novembre 2001 andò in scena allo stadio Bentegodi di Verona, per l'undicesima giornata di campionato, la prima stracittadina scaligera giocata in serie A e Verona divenne la quintà città italiana, dopo MilanoTorinoRoma e Genova ad assistere ad una stracittadina nelmassimo campionato italiano. Fu il giorno in cui la profezia dei "mussi volanti" trovava realizzazione e fu una partita carica di tensione e di notevole interesse mediatico: il Chievo, guidato da Luigi Delneri, al primo campionato di A, era sorprendentemente primo in classifica in solitaria e con una vittoria poteva ragionevolmente tentare una fuga. L'Hellas Verona, guidato dall'ex tecnico clivense Alberto Malesani, dal canto suo navigava subito a ridosso delle prime in classifica. La partita, preceduta dall'esecuzione dell'inno di Mameli come richiesto dell'allora Sindaco Michela Sironi Mariotti, offrì numerose emozioni. Il Chievo dei miracoli andò in vantaggio al 33.imo grazie ad un pregevole pallonetto di Eriberto ed al 37.imo l'ex Corini raddoppiò realizzando un rigore decretato per fallo di mano in area da parte di Šerić. Ma l'Hellas reagì immediatamente ed al 40.imo Massimo Oddo accorciò le distanze trasformando un rigore assegnato dall'arbitro Trentalange per fallo di Lupatelli su Adrian Mutu. Nella ripresa, dapprima Marazzina del Chievo fu espulso per un fallo grave a centrocampo, poi al 70.imo l'Hellas pervenne al pareggio per via di una clamorosa autorete di Salvatore Lanna ed appena tre minuti dopo Mauro Germán Camoranesi firmò la rete del successo dell'Hellas Verona deviando in rete un prezioso assist di Salvetti. Il tecnico vittorioso Malesani al termine della partita sfogò tutta la tensione correndo e festeggiando teatralmente sotto la curva sud dei sostenitori helladini.