SPAREGGIO SALVEZZA SERIE A

RITORNO

REGGINA - H. VERONA 2-1

Reggio Calabria, 24 Giugno 2001 ore 18.00

 

L'Hellas Verona resta in serie A, in B retrocede la Reggina. Battuta 2-1 oggi nel ritorno dello spareggio, la squadra veneta si salva grazie alla regola dei gol in trasferta a parità di reti segnate nell'arco delle due gare: all'andata infatti aveva vinto 1-0.

 

Finisce con i giocatori del Verona in festa e con quelli della Reggina in lacrime, mentre i 30mila sugli spalti li applaudono, lo spareggio per la permanenza in serie A. I sogni della Reggina sfumano a quattro minuti dal fischio di Braschi (buono il suo arbitraggio) grazie a Cossato, che beffa la retroguardia calabrese dando ai suoi la salvezza.

 

La Reggina ha fatto e ha dato tutto per centrare un' impresa (vincere con almeno due gol di scarto) che dopo i primi 45' sembrava gia' cosa fatta. Invece il forcing dei veronesi, favorito dalla tattica fin troppo attendista degli uomini di Colomba, si e' concretizzato con Cossato su cui, peraltro, nessuno dei difensori e' stato lesto a chiudere, e Taibi (uno dei giocatori che poi ha pianto di piu') si e' fatto sorprendere in contropiede.

 

Finisce cosi' per la squadra del presidente Lillo Foti un campionato sfortunato quanto si vuole (il secondo in serie A), ma in cui la Reggina ha pagato le colpe per acquisti non certo azzeccati oltre che per carenze di gioco palesi. Oltre a errori arbitrali che l'hanno danneggiata in piu' occasioni.

 

E le due gare di spareggio sono state in fondo lo specchio fedele di un campionato: prima a Verona una squadra abbastanza rinunziataria e con poche idee; stasera incapace di capitalizzare a dovere le due reti che pure era riuscita a realizzare sul finire del primo tempo dopo aver sciupato anche alcune occasioni.

 

Il primo gol e' venuto al 42' per merito di Zanchetta che e' stato bravo a raccogliere un suggerimento di Mezzano e poi lesto a calciare di destro angolatissimo: la palla ha sbattuto sulla base del palo alla destra di Ferron e si e' insaccata. Al 1' di recupero e' venuto poi il raddoppio quasi insperato: su un lancio di Mamede verso l' area veronese e' scattato Bogdani (che Colomba aveva schierato a sorpresa fin dall' inizio insieme a Da Costa al posto dei due attaccanti titolari Marazzina e Dionigi). L'albanese ha tentato il pallonetto, ma Ferron e' stato bravo a respingere. Sulla sfera, pero', si e' avventato Cozza che ha insaccato.

 

Sembrava cosa fatta ed invece nella ripresa la musica e' cambiata come previsto, grazie anche all' inserimento di Cossato da parte di Perotti in attacco, ma anche per la maggiore carica agonistica degli ospiti. A mano a mano che i minuti trascorrevano si intuiva che la carica dei veronesi prima o poi si sarebbe concretizzata anche per il vistoso calo dei centrocampisti amaranto Vicari e Morabito, ma soprattutto di Zanchetta, il cui sostituto, Veron, peraltro praticamente non e' esistito. Ed alla fine dopo che Marazzina aveva sciupato banalmente due facilissimi palloni (25' e 30') che avrebbero consentito alla sua squadra di casa di chiudere la gara, il colpo e' riuscito al Verona grazie a Cossato (il piu' pericoloso insieme a Laursen per gli ospiti) con la difesa locale in bambole e Taibi immobile, quasi paralizzato davanti all' attaccante che prima lo ha superato con un pallonetto e poi ha depositato in rete nonostante l' intervento disperato di Stovini.

 

Il Verona, dopo essere andato a segno, non ha dovuto fare altro che controllare i veementi, ma inutili attacchi dei locali a cui ha preso parte anche Taibi che ha tentato di ripetere la prodezza di segnare un gol, già riuscitagli durante la stagione regolare.

 

La tensione accumulata nell' arco dei 180 minuti della doppia gara di spareggio e' esplosa nel finale, quando Braschi e' stato costretto ad espellere Vargas per un fallo di reazione e a comminare alcune ammonizioni. Poi il parapiglia negli spogliatoi, con gli schiaffi al presidente veronese Pastorello.

 

 

Reggina (3-4-1-2): Taibi 6, Stovini 6, Vargas 5, Mezzano 6.5, Vicari 6, Zanchetta 7 (18' st Veron 5), Mamede 6, Morabito 6, Cozza 6.5, Da Costa 6 (32' pt Marazzina 5), Bogdani 6.5 (29' st Dionigi, sv). (22 Belardi, 2 Jiranek, 31 Mozart, 32 Nassi). Allenatore: Colomba 5.5.

Verona (4-5-1): Ferron 6.5, Oddo 6, Gonnella 5, Laursen 7, Teodorani 5 (24' st Melis, sv), Camoranesi 6, L. Colucci 6, G. Colucci 5.5, Salvetti 6.5 (32' st Adailton, sv), Mazzola 5 (1' st Cossato 6.5), Gilardino 5.5. (12 Pomini, 26 Apolloni, 6 Cvitanovic, 15 Italiano). Allenatore: Perotti 6.5.

Arbitro: Braschi di Prato 6.5.

Reti: nel pt 42' Zanchetta, 46' Cozza; nel st 41' Cossato.

Angoli: 8-6 per la Reggina.

Recupero: 3' e 4'.

Espulso: 45' st Vargas per fallo di reazione.

Ammoniti: Morabito, Mamede, Zanchetta, Teodorani, Laursen e Cossato tutti per gioco falloso.

Spettatori: paganti 26.049 per un incasso di 713 milioni e 225 mila lire.

 

I gol:

 

42' pt: Zanchetta raccoglie un suggerimento di Mezzano e dal limite insacca con un tiro angolatissimo.

46' pt: Ferron respinge un pallonetto di Bogdani, ma Cozza riprende e realizza.

41' st: Cossato supera con un pallonetto Taibi e deposita poi in rete di testa nonostante il disperato intervento di Stovini.

ANDATA

H. VERONA - REGGINA 1-0

Verona, 21 Giugno 2001 ore 20.00

 

Il primo spareggio per rimanere in serie A se lo è aggiudicato l'Hellas Verona a cui è bastato un colpo di testa dello svedese Laursen su azione d' angolo. Troppo leggera la Reggina in avanti e troppo scollata tra i reparti. La squadra di Colomba cominciava a soffrire già in avvio di gara le folate sulle fasce degli avversari: Bernini sulla destra e Morabito sulla sinistra potevano ben poco e i risultati si vedevano. Nel primo tempo il Verona doveva alla sfortuna il mancato vantaggio visto che con Camoranesi centrava in pieno la traversa con Taibi fuori causa. La Reggina però pur soffrendo riusciva ad andare al riposo sul nulla di fatto, 0-0, uno 0-0 che stava molto stretto al Verona. Il secondo tempo incominciava proprio come era terminato il primo: Verona in attacco e Reggina che cercava come poteva di limitare i danni. Taibi nonostante ciò non aveva di che preoccuparsi, il Verona infatti sembrava sì sempre all' attacco, ma la sua manovra non era più fluida come in precedenza. Quando la partita sembrava avviata come la Reggina sperava che terminasse e cioè con un pareggio, il Verona passava: azione d' angolo, solita dormita della difesa a cui quest' anno ci ha purtroppo abituato e stacco imperioso, ma allo stesso tempo indisturbato, dello svedese Laursen e nulla da fare per Taibi. La Reggina si sveglia troppo tardi. Costruisce qualche azione degna di nota ma la più ghiotta capita a Dionigi a 10 minuti dal fischio finale dell' ottimo Cesari. L' attaccante amaranto, ben smarcato da Cozza si trova a tu per tu con Ferron seppure in posizione decentrata ma spara addosso all' estremo difensore scaligero: è l' ultima occasione e dovrei dire l' unica che la Reggina è riuscita a costruire nell' arco dei 90 minuti.